Dopo il vertice della Comunità politica europea, il quartetto dei leader Macron, Starmer, Merz e Tusk, si è defilato. Una “riunione straordinaria”, cosiddetta “dei volenterosi”. Volenterosi a sostegno dell’Ucraina in questa guerra interna all’Europa.
In aggiunta, Zelenskyj, dopo che i negoziati di Istanbul non hanno portato risultati conclusivi soddisfacenti. Così, i “volenterosi” scelgono la strada del fare pressing sul presidente americano, Donald Trump, al fine di definire nuove sanzioni a Mosca.
Il ruolo di Meloni? L’Italia in tutta questa bagarre, sceglie di rimanere fuori. La Meloni, stella conservatrice d’Europa, come definita da media autorevoli europei, ribadisce di non essere disposta a mandare truppe in Ucraina. L’Italia continua a sostenere l’Ucraina, sulla base di quanto deciso e concordato in ambito Ue.
L’Europa dei volenterosi: il sostegno e Kiev e le sanzioni a Mosca
Dalla riunione di Parigi dello scorso marzo, ai negoziati di Istanbul mancati. Lo scambio d’accuse tra Mosca e Kiev non sembra placarsi, i leader europei cercano di avere voce nel campo dei negoziati e Washinton detiene il potere.
L’Europa ci prova e riprova, con o senza Trump, vicino o lontano da Putin.