Con la scadenza dei 90 giorni di sospensione dei dazi di Trump, il commercio globale si prepara a un’ondata di nuovi accordi e potenziali shock. Quali Paesi saranno colpiti e cosa succederà dopo il 1° agosto?
Il mondo del commercio internazionale è in fibrillazione in vista di mercoledì, giorno in cui scadrà la sospensione di 90 giorni sui dazi doganali imposti dall’ex presidente Donald Trump. Una mossa che potrebbe scatenare l’ennesima raffica di tensioni commerciali a livello globale.
Trump, noto per le sue politiche aggressive in materia di scambi, si è impegnato a inviare lettere a ben una dozzina di Paesi che, a suo dire, impongono aliquote fino al 70% sui prodotti americani. Questa iniziativa rientra nella sua continua strategia di “interruzioni commerciali”, volta a rinegoziare accordi ritenuti sfavorevoli per gli Stati Uniti.
“Raffica” di Accordi in Vista?
Secondo il Segretario al Tesoro Scott Bessent, è probabile che si verifichi una “raffica” di accordi commerciali conclusi prima della scadenza di questa settimana. Un segnale che molti Paesi starebbero cercando di correre ai ripari per evitare le nuove tariffe. Trump stesso ha suggerito che i Paesi dovranno iniziare a pagare le nuove aliquote tariffarie a partire dal 1° agosto, “nella maggior parte dei casi”.
Questa scadenza rappresenta un momento cruciale per l’economia globale. Le politiche tariffarie di Trump hanno storicamente generato incertezza sui mercati e tensioni geopolitiche, e questa nuova fase non fa eccezione. Resta da vedere quali saranno i Paesi maggiormente colpiti e come reagiranno le economie mondiali a questa potenziale stretta.